ALLA RICERCA DEL MIO POSTO NEL MONDO

Qual è il mio posto? Come mai faccio fatica ad affermare me stesso? Come mai mi dimentico di me e dei miei bisogni?
Tutte le fondamenta affondano nella TERRA, base universale di ciò che facciamo. Il nostro CORPO è la TERRA. Cosi nè una pianta può sopravvivere senza radici, nè l’uomo. Le nostre radici sono il luogo da cui proveniamo: la terra, la famiglia, la nostra storia. Per creare radici solide dobbiamo conoscere il nostro passato. Queste radici, nel bene e nel male, ci hanno nutrito. Se psicologicamente le nostre radici sono il nostro passato, fisicamente le nostre radici sono le nostre gambe e i piedi: avere radici vuol dire che possiamo stare in piedi e procedere nella vita. Quando sentiamo le nostre gambe e i nostri piedi, e sentiamo che il corpo si collega alla terra, ci sentiamo confinati, sicuri e più vivi, siamo concentrati in quel che sentiamo nel qui e ora . Quando invece non siamo nelle nostre gambe e non siamo cosi radicati nella terra, siamo instabili, non sentiamo i piedi e sogniamo ad occhi aperti: ci sentiamo insicuri, abbiamo paura e diventiamo ipervigili.
Se, da piccoli, non siamo stati sufficientemente toccati e tenuti, non possiamo essere mai sicuri di noi emotivamente, del terreno su cui stiamo, perché non possiamo avere fiducia che gli altri ci sorreggano. Da grandi, abbiamo paura di cadere e ci teniamo rigidamente lontane dalla terra. Se invece i nostri bisogni di sopravvivenza ( essere nutriti, tenuti, il calore ) vengono soddisfatti, si creano le basi per la nostra fiducia. Questa esperienza basilare del sé influenza la nostra vita: la fiducia permette al corpo di sciogliersi e dona calma e sicurezza e si è fiduciosi che il mondo è un luogo amichevole; senza la fiducia la sopravvivenza è minacciata, c’è un senso di sfiducia verso il mondo e un senso di inadeguatezza e di dissociazione dal proprio centro interiore. Se i nostri impulsi non ci portano ad ottenere le cose che vogliamo, impariamo a non dare loro fiducia o ad ignorarli, e percepiamo nello stesso tempo il mondo come ostile.
Pertanto se da piccolo le nostre necessità non sono state soddisfatte, il corpo non viene toccato, si pone in dubbio il diritto di esistere, il primo dei sette diritti. Da grande quel bambino, non sente il diritto di occupare uno spazio o di soddisfare le sue necessità fisiche. Tende a negare il corpo, ignorando i segnali della fame di sete o di fatica, cerca ad ogni costo quella fusione e il contatto che sono stati negati, non potendo sperimentare la soddisfazione di sentire che è abbastanza: cosi si ha difficoltà a dire “ho mangiato abbastanza”, “sono stufo di questa relazione non produttiva”. Ci si sente di non riuscire ad occupare il proprio posto nella vita, di non avere appieno il diritto di prendersi cura di sé e di affermare la propria individualità.

Per rafforzare le nostre fondamenta bisogna sostituire la paura (credere che qualcosa di brutto possa accadere) alla fede (credere che qualcosa di bello ci possa accadere) con un lavoro di radicamento.

Il lavoro di radicamento è fondamentale per la crescita e si fa riconnettendoci alle nostre gambe e i piedi, stabilendo i confini e ristabilendo il diritto di esistere, e di avere ciò che ci serve per sopravvivere. Le caratteristiche di un buon radicamento richiede ad esempio di essere in gradi pagare l’affitto o il mutuo, tenere la macchina in ordine, tenere la casa, nutrirsi in modo regolare ed equilibrato, ovvero vuol dire provvedere alle nostre necessità primarie di sopravvivenza, prendere ciò che ci serve per vivere e diventare indipendenti, stando sui nostri piedi. Sentire i piedi significa sentire i nostri limiti: e solo accogliendo la nostra limitazione possiamo manifestarci. Sanare il nostro rapporto con il nostro corpo significa sanare il nostro rapporto con la terra e riconquistare la nostra vitalità.
SABATO 19 OTTOBRE dalle 9.30 alle 12.30 in via Carlo Porta 8 Saronno ci sarà l’ intensivo di bioenergetica che ti aiuterà a sentire il tuo posto nel mondo.
Lavoreremo sui piedi e sulle gambe con esercizi per rafforzare la nostra capacità di reggerci sulle gambe; utilizzeremo esercizi espressivi per scaricare la tensione e la rabbia del diritto negato, il massaggio per rilassare i muscoli contratti e immagini per percepire la consistenza nuova del corpo. E tutto ciò può aiutarci ad acquisire una maggiore padronanza di noi stessi, aumentando lo stato di vibrazione del corpo; radicandoci saldamente nelle gambe e nel corpo; rendendo più profonda la respirazione; rendendoci più consapevoli di noi e in grado di soddisfare le proprie esigenze; ampliando la nostra capacità di auto-espressione e soprattutto aumentando la fiducia in se stessi e nel mondo.
Per partecipare è necessario mandarmi una mail ericadileone@gmail.com o telefonarmi 3939849025.
TI ASPETTO PER AIUTARTI A SENTIRE IL TUO POSTO NEL MONDO!

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